La pillola del “giorno dopo” secondo il Consiglio di Stato

Deve ritenersi legittima la determina con la quale l’AIFA ha modificato il regime di fornitura del medicinale comunemente noto come pillola dei cinque giorni dopo”, eliminando la necessità di ottenere una prescrizione medica per la sua assunzione anche nei riguardi delle donne minori di anni diciotto.
E ciò in quanto l’eliminazione della prescrizione medica non viola il diritto del minore ad una corretta informazione, posto che nella specifica fattispecie non viene in rilievo un atto medico somministrato ad un paziente – che deve scegliere previa prestazione di consenso personale, libero, esplicito, consapevole, specifico, attuale e revocabile in ogni momento – bensì un’ipotesi di volontaria assunzione di un farmaco per il quale le Autorità sanitarie non hanno previsto la prescrizione medica, qualificando lo stesso come farmaco da banco.
(Cons. Stato, Sez. III, 19/04/2022, n. 2928)

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